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View Table: TAB06 CINEMATOGRAFIA  

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ID 25
IMMAGINE
TITOLO Metropolis
CORPO DEL MESSAGGIO Questo film si presenta con varie tematiche e vari livelli di interpretazione, quello che interessa, in questa sede, e la tecnologi futuristica, rispetto alla data di uscita del film 1926 e la presenza di un robot, in questo caso, con sembianze femminili. Nel futuro 2026, un gruppo di ricchi industriali governa la città di Metropolis dai loro grattacieli e costringe al continuo lavoro la classe proletaria relegata nel sottosuolo cittadino. L'imprenditore-dittatore è Joh Fredersen, che vive in cima al grattacielo più alto; il figlio Freder vive invece in un irreale giardino eterno popolato da sensuali fanciulle. improvvisamente irrompe nel giardino l'insegnante e profeta Maria, accompagnata dai figli degli operai, che lo invita a guardare i "suoi fratelli". Freder rimane così colpito dalla visita di questa donna, che decide di visitare il sottosuolo e immediatamente si rende conto delle condizioni disumane in cui sono costretti a lavorare gli operai. Nel frattempo Joh Fredersen fa visita al professor C. A. Rotwang, uno scienziato pazzo con una protesi al posto della mano destra, inventore delle macchine che fanno funzionare la città. Rotwang vive isolato in una vecchia casa, struggendosi per la perdita della donna che amava, Hel, la madre di Freder morta di parto, che respinse l'inventore, scegliendo Joh al suo posto. Lo scienziato la rimpiange ancora e ne tiene in casa un busto, posto su di un piccolo monumento. Rotwang presenta a Joh la sua ultima invenzione: un "uomo-macchina", in grado di sostituire in tutto l'uomo. Il prototipo robotico diventerà un androide dalle sembianze femminili indistinguibile da una persona in carne e ossa, che lo scienziato spera di poter usare per "resuscitare" Hel. L'inventore Rotwang rapisce la donna e, per mezzo di un congegno basato su onde elettromagnetiche, copia l'esteriorità di Maria e la trasferisce al robot. La Maria-robot viene inviata a Yoshiwara, un postribolo della zona dei divertimenti di Metropolis, esibendosi con tutta la bellezza della Maria-umana alla presenza dell'aristocrazia di Metropolis; il pubblico, tutto maschile, rimane a bocca aperta dinanzi alla giovane ragazza e si scatena in contese e follie dettate dalla lussuria senza freno della donna robot, incarnazione della meretrice di Babilonia. Nella scena la finta Maria appare a cavallo di un mostro che evoca l'Apocalisse di Giovanni. La vera Maria viene nuovamente catturata da Rotwang, intenzionato a ucciderla per paura che gli operai scoprano il suo piano e lo uccidano a sua volta. Maria riesce a liberarsi ma egli la insegue fino alla terrazza della cattedrale gotica. Freder li segue e si scaglia contro l'inventore per salvare Maria che viene portata da Rotwang sopra il tetto a spiovente. Nel frattempo Joh giunge alla piazza e assiste a tutta la scena, con la paura che il figlio possa essere scaraventato a terra dall'inventore; fortunatamente Freder riesce a spuntarla e a morire è Rotwang, che precipita dalla cattedrale. La sequenza finale segna l'intesa tra gli operai e il padrone avvenuta tramite Freder, il mediatore profetizzato da Maria che finalmente è arrivato a portare pace ed armonia tra le genti.
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